Tra le prime Ghost Kitchen in Italia. La prima discoteca che diventa ghost kitchen.
Un esperimento imprenditoriale ben riuscito, figlio di una situazione pandemica che ha portato gli imprenditori dinamici a rimettersi in gioco.
«L’idea – spiega Schettino – è nata dal comune desiderio di far sentire ancora più viva la nostra presenza in loco, con un servizio dedicato ed in linea con le esigenze del momento.
Riuscire a supportare un settore come le discoteche, in cui ho lavorato per 20 anni, affiancando tanti ex colleghi attualmente non al lavoro, mi stimola ancor di più. Un mondo che conosco bene e che spero possa riprendersi quanto prima. A loro posso solo dire che non bisogna mai fermarsi: vince chi sa innovarsi, perde chi resta fermo a lamentarsi».
Se le discoteche hanno subito un duro colpo durante l'ultimo anno, c'è chi ha saputo reinventarsi e decentrare il business su altre attività in pieno sviluppo.
E' il caso del Joia discoteca, storico ritrovo del centro sud per migliaia di giovani che, per quasi 20 anni, hanno scelto la struttura per ritrovarsi a ballare.
Forte di una struttura professionale, dotata di cucine professionali e spazi considerevoli, ha scelto l'affiancamento del gruppo Giappo.
Una partnership durata per tutto il periodo pandemico, che ha deliziato i clienti di sempre della discoteca, e non solo, con centinaia di consegne a domicilio.
Dopo mesi di solo delivery, la ghost kitchen porta i risultati desiderati.
Un esperimento che ha garantito la sopravvivenza di posti di lavoro in primis.
La fusione di 2 realtà imprenditoriali come Question Mark & Giappo Italia sono gli ingredienti di qualità per una ricetta di successo.